api


Gli altri prodotti delle api

La cera d'api

La cera è prodotta da particolari ghiandole presenti nell'addome delle api di età compresa tra i 12 e 17 giorni; serve per la costruzione dei favi che conterranno le larve delle giovani api ed il miele. Le api la usano anche per chiudere le cellette una volta piene di miele maturo. Questa cera prende il nome di opercolo ed è una cera vergine in quanto prodotta nell'anno e non ha mai contenuto la covata. È la più preziosa perché rara e profumata. Ogni fioritura oltre a produrre un miele diverso produce pure una cera differente, per consistenza, colore ed intensità aromatica.

Il polline

II Polline è l'elemento fecondante maschile del fiore e viene raccolto dalle api che lo confezionano in pallottole agglomerandole con il nettare; queste pallottole vengono trasportate all'interno dell'alveare per mezzo di apposite cestelle situate sull'ultimo paio di zampe. Il polline riveste un ruolo fondamentale nella biologia dell'alveare perché è l'unica sostanza ad alto contenuto proteico che entra nell'arnia, quindi è indispensabile per l'alimentazione delle larve e delle giovani api. Ma il polline è anche un prezioso integratore alimentare per l'uomo, perché contiene, oltre all'acqua, protidi, glucidi, lipidi, vitamine (A,B,C,D ecc.), sali minerali, oligoelementi e molte altre sostanze. Quindi in tutte quelle situazioni delicate fisiologicamente può essere consigliato l'uso del polline, anche per la cura di astenie, rachitismo, osteoporosi, prostata, irregolarità intestinali ecc.

Pappa reale

La pappa reale è secreta dalle ghiandole delle api operaie tra il terzo e il nono giorno di vita. Durante questo periodo, le operaie scolgono il ruolo di nutrici, alimentando con la pappa reale tutte le larve della covata per i primi tre giorni della loro esistenza; questo nutrimento verrà poi riservato a qualche larva prescelta e le altre si dovranno accontentare di una pappa di miele, acqua e polline.
Alimento altamente energetico, la pappa reale sviluppa le ovaie della futura regina, mentre quelle delle altre api, a causa della dieta forzata, si atrofizzeranno: la regina sarà quindi l'unica in grado di deporre le uova e vivrà per circa cinque anni, ossia cinquanta volte in più rispetto alle altre api dell'arnia. Da qui a pensare che la pappa reale sia un elisir di lunga vita o l'alimento miracoloso per l'umanità, ci vuole prudenza...
La Pappa Reale fresca è di aspetto gelatinoso e di colore biancastro. è molto acida (Ph = 4 circa).
è costituita dal 66% di acqua, glucidi, glucosio e fruttosio, maltosio, lipidi, protidi, amminoacidi, vitamine dei gruppi B e PP, sostanze minerali (calcio, rame, ferro, silicio, zinco, magnesio, manganese ed altri), acetilcolina e un fattore antibiotico e antibatterico. Numerosi studi fatti delle proprietà della Pappa Reale applicate sull'uomo evidenziano numerosi vantaggi nutritivi, energetici e metabolici quali: stimolazione dell'appetito, aumento della vitalità in generale. Agisce anche come ricostituente a livello generale, per la sua azione rivitalizzante cellulare.
Si assume in piccole dosi (una palettina) una o due volte al giorno con continuità, non assieme ad altri alimenti. È possibile mescolarla con poco miele in un cucchiaino.
Si conserva in frigorifero per lunghi periodi (fino ad un anno).

La propoli

La propoli è un insieme di materie resinose, gommose e balsamiche che le api raccolgo sulle gemme e la corteccia dell'abete rosso, di pini, abeti, betulle, pioppi, olmi, ontani, salici, querce, ippocastani, frassini. Trasportate nelle cestelle per il polline, questi materiali, sono strasformati dalle api che vi incorporano sostanze provenienti dalle loro ghiandole faringee e dal loro tubo digestivo.
La propoli, che assume molteplici tonalità (dal giallo chiaro al verde bruno), è una sostanza viscosa composta da resine e balsami (50-55%), oli essenziali (10-15%), cera (30%), polline (5%) e da circa il 5% di altre materie.
Il termine propoli, secondo l'etimologia greca o latina, indica ciò che sta davanti, a difesa della città, che ha la funzione di pulire, disinfettare. In realtà le api utilizzano questa sostanza per ridurre le dimensioni del foro di volo, cementare l'arnia in modo di mantenere l'equilibro termico, riparare i favi, verniciare le superfici interne dell'arnia, sterilizzare gli alveoli prima della deposizione delle uova da parte della regina, mummificare i cadaveri di animali come farfalle, lucertole o topi che si introducono furtivamente e che non possono essere espulsi. Lo scopo è quello di impedire il diffondersi di batteriosi e malattie che la presenza di tanti insetti molto vicini e a contatto tra loro favorirebbero facilmente.
Ricca di flavonoidi (sostanze vegetali odorose di tipo vitaminico) è anche un antisettico naturale e possiede proprietà medicamentose, antiossidante, antibatterico, antimicotico e cicatrizzante. Notevole è l'azione antinfiammatoria nelle affezioni otorinolaringoiatriche e bronco-polmonari.
L'uso della propoli in soluzione alcolica trova applicazioni in dermatologia, in odontostomatologia ed in gastroenterologia per le sue proprietà antibatteriche e antibiotiche naturali.
Per l'uso esterno (micosi o ferite in fase di cicatrizzazione) è pratico l'uso di bastoncini con l'estremità ovattata. Per uso interno (affezione del cavo orale, gengiviti, gastriti,ecc.) un modo semplice e pratico di somministrazione consiste nell'inserire con il contagocce una piccola quantità di soluzione direttamente in bocca, dopo aver sorseggiato un po' d'acqua, ed ingerire. In questo modo la propoli aderisce ai tessuti, senza dare la sensazione di bruciore dovuta alla presenza dell'alcool. È necessario prestare attenzione in quanto le macchie sugli abiti ed in alcune superfici porose a volte sono indelebili.

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